Queste particolari categorie rientrano in un comune settore normativo, particolarmente articolato e complesso, finalizzato a qualificare i soggetti che possono chiedere i benefici previsti.
Un primo approccio normativo individua il personale che può rientrare in queste categorie, ovvero gli appartenenti alle Forze Armate, Corpi armati dello Stato, personale Civile della Difesa, Magistrati ovvero semplici cittadini che siano rimasti feriti o deceduti a seguito di azioni criminose.
Nella Prima Categoria rientrano le Vittime del Terrorismo e le Vittime della Criminalità organizzata, ovvero nel primo caso tutti i cittadini italiani deceduti o rimasti invalidi in conseguenza di atti di eversione dell’ordine democratico e di terrorismo, in Italia o all’estero; nel secondo caso cittadini italiani, stranieri o apolidi deceduti o rimasti invalidi in atti criminali di stampo mafioso avvenuti in territorio nazionale..
Per Vittime del Dovere e Soggetti equiparati la normativa, che si è evoluta nel tempo, individua tutti gli appartenenti alle Forze Armate, Corpi Armati dello stato che durante l’attività di servizio hanno subito incidenti invalidanti che ne hanno condizionato la vita operativa. Per questa particolare categoria è condizione necessaria per il riconoscimento dello “STATUS” il riconoscimento della patologia sofferta quale “SI” dipendente dal servizio. Inoltre, a seguito dell’intervento dei Supremi Giudici della Cassazione, tale patologia deve scaturire da un’esposizione del soggetto a maggiori rischi rispetto il normale esercizio di istituto.
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